Cenni Storici

Il Comune di Gazzada Schianno unisce amministrativamente i due nuclei di Gazzada e Schianno.

Ultima modifica 13 marzo 2024

Il territorio comunale è situato in un’area di passaggio tra l’alta pianura lombarda, dominata da estesi depositi fluvioglaciali, e la fascia collinare morenica, di raccordo alle Prealpi. Nell’ambito di Gazzada, in posizione panoramica, è situata la Villa Cagnola, eretta dalla famiglia Perabò nella prima metà del Settecento, e modificata nel secolo successivo dal Senatore Carlo Cagnola, che vi raccolse e conservò notevoli opere d’arte. A Schianno si trova la Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, ricordata in documenti del 1288, ma probabilmente anteriore al 1000 con una massiccia torre alla cui base è l’ingresso. All’interno presenta affreschi del Sec.XV-XVI.
 
La storia del paese Gazzada Schianno appare fortemente condizionata dalla sua bipolarità. E proprio da una sorta di dialettica e di confronto che, ad esempio, fu edificata a Gazzada la cappella dell’Assunta, sorta a partire dal 1488 anche per bilanciare il “peso” religioso e morale della più antica chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Schianno. Allo stesso modo è stata la constatazione, da parte di Carlo Borromeo, della inadeguatezza della vecchia parrocchiale comune di San Martino (posta a metà strada tra i due nuclei abitati) che convinse il grande cardinale a dividere nel 1567 la parrocchia di Gazzada Schianno in due parrocchie distinte, dotando ciascuna comunità di una chiesa adeguata alle proprie esigenze. Sul territorio comunale si trovano oggi quattro chiese che meritano particolare attenzione.
 

A Gazzada la chiesa di Santa Croce può a vantare in particolare due pregevoli affreschi cinquecenteschi di Francesco De Tatti raffiguranti la crocifissione e l’Adorazione dei Magi, mentre la cappella di Santa Maria Assunta vanta un ciclo di affreschi quattrocenteschi attribuibili a Galdino da Varese ed alla sua scuola. A Schianno la chiesa di San Giorgio conserva una serie di interessanti affreschi di Isidoro Bianchi da Campione e una Madonna del latte quattrocentesca di pregevole fattura. L’antica chiesa dei Santi Cosma e Damiano saldamente piantata nel cuore del nucleo antico ostenta ancora la propria nobiltà artistica sia nella massiccia torre medioevale, unico esempio in Lombardia di clocher-porche (campanile che funge da portico d´ingresso alla chiesa), sia in una pregevolissima serie di affreschi quattrocenteschi che abbelliscono e illustrano il suo interno severo.

Un altro elemento di vanto per il comune, è la “Veduta della Gazzada” del Bellotto, opera conservata alla pinacoteca di Brera (Milano) che fornisce una chiara immagine del paese nel 1700.

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot